Raffaello Narbonese

Forse un ex-cappuccino, giunto da Brescia nel 1540.

Emulo di san Francesco e del Savonarola, aveva rinunciato a cospicui benefici ecclesiastici, si era recato in Terra Santa con un buon numero di seguaci e qualche anno prima aveva predicato nelle cittą lombarde ispirandosi solo alla Scrittura, non senza ordinare ai confratelli "di andare scalzi, coi soli sandali, senza voti", pensando "solo di seguitar Iesu Christo crucifixo e nudo".Adorni-Braccesi,S., "Una cittą infetta". La Repubblica di Lucca nella crisi religiosa del Cinquecento, Firenze 1994, p.106 nota 185.

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